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La bevanda che amiamo tutti a colazione: il cappuccino, ma sapete chi l’ha inventato?

cappuccino storia frateLa storia e le origini del cappuccino - www.medjugorje-news.it

Il cappuccino, una delle bevande più amate e consumate in Italia, ha origini che affondano in un racconto storico poco noto ai più, legato a un frate dell’Ordine dei Cappuccini.

La sua fama è mondiale, ma pochi conoscono il legame diretto tra questa celebre miscela di caffè e latte e la figura religiosa che ne ha ispirato il nome e la nascita.

Il cappuccino è un simbolo della tradizione italiana, soprattutto mattutina, ma la sua storia ci riporta al XVII secolo, precisamente al frate Marco d’Aviano, nato nel 1631 ad Aviano, vicino a Venezia.

L’origine storica del cappuccino e il ruolo del frate Marco d’Aviano

Entrato nell’Ordine dei Cappuccini nel 1648, assunse il nome religioso Marco l’anno seguente. Nonostante la sua importanza spirituale e storica, è il suo legame con la bevanda a rendere la sua figura oggi di grande interesse.

Secondo un’attenta ricostruzione pubblicata dal “National Catholic Register” dalla giornalista francese Solène Tadié, la nascita del cappuccino è connessa alla battaglia di Vienna del 1683. Dopo la vittoriosa liberazione dell’accampamento turco da parte delle truppe imperiali, furono ritrovati numerosi sacchi di caffè, una bevanda ancora sconosciuta e dal gusto molto amaro per i soldati europei. Il Beato Marco suggerì allora di mescolare il caffè con il latte, rendendo la bevanda più dolce e gradevole.

La combinazione di colori della bevanda, marrone del caffè e bianco della schiuma di latte, ricorderebbe proprio l’abito dei frati cappuccini, con il loro caratteristico saio marrone e il cordone bianco, da cui deriva anche il nome “cappuccino”.

Oltre alla versione legata al frate Marco d’Aviano, esiste un’altra narrazione che amplia il racconto. Lo scrittore Ugo Spezia, nel suo libro “Memorie di terra e d’acqua. Note di storia e cultura del Veneto dalle origini alla caduta di Venezia”, presenta un punto di vista alternativo che coinvolge i commercianti greci e serbi presenti a Vienna.

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Il tutto ha inizio con un frate, Marco d’Aviano – www.medjugorje-news.it

Secondo questa interpretazione, dopo la battaglia, i sacchi di caffè furono sequestrati da questi mercanti, che aprirono le prime caffetterie nella capitale austriaca. Qui sarebbe stata ideata una nuova bevanda calda a base di latte e caffè, studiata per adattarsi ai gusti occidentali. Il nome cappuccino sarebbe stato scelto come omaggio al Beato Marco, figura molto popolare a Vienna dopo la liberazione.

Queste due versioni, pur differenti, convergono sull’importanza storica e culturale di Marco d’Aviano e sull’origine del cappuccino come bevanda nata dall’incontro tra culture diverse e dalla necessità di rendere più accessibile il caffè ai palati europei.

Il cappuccino oggi: un simbolo globale del rito del caffè italiano

Oggi il cappuccino è molto più di una semplice bevanda: è parte integrante della cultura italiana e un rito quotidiano per milioni di persone. Tipicamente consumato a colazione in Italia, nelle altre parti del mondo è apprezzato durante tutta la giornata, diventando un simbolo internazionale del piacere e della convivialità.

Il legame tra il cappuccino e il frate Marco d’Aviano, riscoperto e valorizzato anche negli ultimi anni, arricchisce la storia di questo prodotto iconico, conferendo al gesto di bere un cappuccino un valore che va oltre il semplice momento di consumo, radicandolo in una tradizione secolare che unisce storia, cultura e gastronomia.

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