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Dibattito acceso tra scienza, arte e società sulla chiaroveggenza: mostre, ricerche e iniziative culturali esplorano nuovi modi di percepire e rappresentare la realtà

La chiaroveggenza continua a suscitare interesse e dibattito, sia in ambito culturale sia scientifico. Negli ultimi mesi, diverse iniziative e pubblicazioni hanno contribuito a rilanciare il confronto su questa presunta facoltà paranormale, che affascina da secoli per la sua capacità di fornire conoscenze oltre i normali sensi. Parallelamente, nuove ricerche visive sul paesaggio italiano hanno portato alla luce interpretazioni innovative di questa tematica, inserendola in un contesto contemporaneo di riflessione artistica e sociale.

La chiaroveggenza: dalle origini storiche alla ricerca contemporanea

La chiaroveggenza è definita come la capacità di ottenere informazioni su persone, eventi o oggetti distanti o nascosti senza l’uso dei cinque sensi tradizionali. Il termine deriva dal francese clairvoyance, letteralmente “visione chiara”, e si estende a indicare anche una forma di conoscenza extrasensoriale, spesso associata a fenomeni come la telepatia, la precognizione o la lettura del pensiero.

Storicamente, questa facoltà è stata attribuita a figure profetiche come Giovanni apostolo o Gesù Cristo, e nel corso dei secoli ha suscitato interesse in ambiti filosofici, religiosi e scientifici. Nel Rinascimento, ad esempio, Nostradamus è stato uno dei chiaroveggenti più noti, mentre nel XVIII secolo il mistico Emanuel Swedenborg attirò l’attenzione di filosofi come Kant.

Nel corso del XX secolo, la chiaroveggenza è stata oggetto di studi da parte di società come la Society for Psychical Research, che ha cercato di analizzarne la validità scientifica. Tuttavia, non sono mai emerse prove definitive della sua esistenza reale, e la comunità scientifica rimane scettica, considerandola un fenomeno da verificare con rigore o da attribuire a suggestioni o interpretazioni soggettive.

Tra i più noti chiaroveggenti del Novecento figura l’olandese Gerard Croiset, che sosteneva di poter localizzare persone scomparse tramite questa capacità. Diverse scuole esoteriche, come quella antroposofica fondata da Rudolf Steiner, hanno invece sviluppato teorie articolate sui vari livelli di visione chiaroveggente, distinguendo tra immaginazione, ispirazione e intuizione, e proponendo esercizi specifici per accedere a tali stati di coscienza.

Nuove ricerche visive e rappresentazioni contemporanee della veggenza

Dal dicembre 2024 al marzo 2025, il Museo di Fotografia Contemporanea (Mufoco) ha ospitato la mostra “Veggenti. Nuove ricerche visive sul paesaggio italiano”, a cura di Matteo Balduzzi. L’esposizione ha presentato una raccolta eterogenea di opere digitali, fotografie e installazioni che esplorano il concetto di veggenza attraverso il filtro del paesaggio nazionale, mettendo in luce nuove vie di rappresentazione e interpretazione.

Le opere, acquisite dal museo grazie all’Open Call “L’Italia è un desiderio”, promossa dal Ministero della Cultura in collaborazione con la Fondazione Alinari per la Fotografia e le Scuderie del Quirinale, testimoniano la capacità dell’arte contemporanea di rigenerare simboli e metafore legati alla conoscenza extrasensoriale. Il progetto curatoriale ha evidenziato come la rappresentazione visiva possa ancora oggi avere un ruolo cruciale nel plasmare l’immaginario collettivo e nel generare riflessioni culturali profonde.

Matteo Balduzzi, curatore della mostra, ha sottolineato come questa “espansione della fotografia” favorisca la contaminazione di linguaggi e punti di vista, offrendo una visione multidimensionale del paesaggio e della realtà che ci circonda. La mostra ha scandagliato l’intero territorio italiano, restituendo un quadro articolato che trascende la mera estetica per diventare strumento di relazione e conoscenza.

Festival dei Giovani e dialogo intergenerazionale: sguardi sul futuro

Nel contesto culturale italiano, eventi come il Festival dei Giovani rappresentano momenti significativi di incontro tra generazioni e di riflessione su temi legati al cambiamento, all’inclusione e alla sostenibilità. Queste occasioni sono fondamentali anche per stimolare un confronto aperto su valori e pratiche che riguardano la percezione del mondo, la responsabilità sociale e la ricerca di consapevolezza, elementi che possono intrecciarsi con le tematiche esoteriche e di veggenza in termini di apertura mentale e innovazione culturale.

L’edizione più recente del festival ha confermato la Toscana come regione leader del medagliere, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva di studenti, docenti, famiglie e istituzioni. Il dialogo generazionale promosso dall’evento si pone come un terreno fertile per sviluppare nuovi modelli di apprendimento emotivo e sociale, in cui l’empatia e la diversità diventano risorse preziose.

La Società Svizzera di Salvataggio e la prevenzione: un esempio di responsabilità attiva

Tra le organizzazioni che operano per la sicurezza e la prevenzione, la Società Svizzera di Salvataggio (SSS) si distingue per la sua missione di evitare gli annegamenti. Attraverso campagne di sensibilizzazione e formazione, la SSS promuove comportamenti corretti attorno all’acqua, in acqua e sull’acqua, invitando le persone a prendersi responsabilità individuali e collettive per prevenire incidenti.

Il lavoro della SSS è un esempio concreto di come la consapevolezza e l’azione responsabile possano fare la differenza nella tutela della vita, in parallelo con le riflessioni più spirituali o esoteriche sulla conoscenza e la percezione del mondo.


Questi diversi ambiti – dalla chiaroveggenza alla fotografia contemporanea, dal dialogo generazionale alla prevenzione della sicurezza – testimoniano la complessità e la ricchezza del panorama culturale e sociale attuale, dove tradizione e innovazione si intrecciano per offrire nuovi stimoli di riflessione su come conosciamo e interpretiamo la realtà.

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Redazione