Preghiere

Tre preghiere poco note di Giovanni Paolo II alla Vergine Maria da recitare oggi

Tre preghiere poco note di Giovanni Paolo II alla Vergine Maria da recitare oggiTre preghiere poco note di Giovanni Paolo II alla Vergine Maria da recitare oggi

Il riconoscimento del culto pubblico a Medjugorie segna una svolta per il celebre luogo di pellegrinaggio, tra testimonianze dei veggenti e nuovi approfondimenti ecclesiastici

Il piccolo borgo di Medjugorie, situato in Croazia, continua a essere uno dei luoghi più discussi e venerati per le apparizioni mariane avvenute a partire dal 24 giugno 1981. Questi eventi, che hanno coinvolto sei veggenti, hanno attirato l’attenzione mondiale e suscitato un intenso dibattito ecclesiastico e mediatico, culminato in importanti sviluppi negli ultimi anni. Le recenti decisioni della Chiesa cattolica hanno ufficialmente riconosciuto il culto pubblico della Madonna di Medjugorie, aprendo una nuova fase di riflessione e accoglienza di questa realtà spirituale.

I Veggenti di Medjugorie e il riconoscimento ecclesiastico

Dopo decenni di cautela e approfondite indagini, nel settembre 2024 il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato un documento intitolato «La Regina della Pace. Nota circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorie», con il quale ha approvato il culto pubblico legato alla figura mariana venerata in quel luogo. Questo passo rappresenta un significativo riconoscimento da parte della Santa Sede, che ha ufficialmente sottolineato gli abbondanti frutti spirituali emersi dalla parrocchia di San Giacomo Apostolo, affidata ai frati minori. Tuttavia, il documento non si è pronunciato in modo definitivo sull’effettiva soprannaturalità delle apparizioni, mantenendo una posizione prudente e aperta al discernimento continuo.

Il percorso verso questo «nihil obstat» ecclesiastico, ovvero la dichiarazione che nulla contraddice la dottrina e la morale cattolica, è stato accompagnato da un lavoro meticoloso di analisi e verifica. La Commissione internazionale d’inchiesta, istituita da papa Benedetto XVI nel 2008, aveva già espresso nel 2014 un giudizio favorevole, definendo le apparizioni «probabilmente autentiche». Il sostegno a Medjugorie da parte di figure di rilievo come Giovanni Paolo II, che più volte manifestò il suo desiderio di confessare i pellegrini in quel luogo, ha consolidato nel tempo la rilevanza spirituale del fenomeno.

Il libro di Riccardo Caniato e la testimonianza dei veggenti

Il volume «Medjugorje. Un’indagine. La mia via per il Paradiso, sola andata», scritto dal giornalista ed editore Riccardo Caniato e pubblicato da Il Timone, offre una nuova chiave di lettura sul fenomeno delle apparizioni. Caniato, che si è avvicinato a Medjugorie quasi per caso, ha dedicato la sua carriera alla documentazione e allo studio dei fenomeni mariani contemporanei, tra cui anche quelli di Bonate, Civitavecchia, Kibeho e Montichiari.

Nel libro, oltre a raccogliere testimonianze dirette dei veggenti, Caniato racconta il proprio percorso personale di fede e conversione, sottolineando l’importanza del «nihil obstat» come liberazione per i fedeli: «L’autorità della Chiesa, non rinvenendo nulla di contrario alla dottrina e alla morale, con questo giudizio rende i fedeli liberi di credere e di vivere il messaggio». Inoltre, il giornalista evidenzia come l’approccio del Dicastero per la Dottrina della Fede si concentri oggi sulla valorizzazione dei frutti spirituali prodotti da questi eventi, piuttosto che sulla loro certificazione immediata come fenomeni soprannaturali.

Padre Serafino Tognetti, monaco della Comunità dei figli di Dio e autore della prefazione al libro, conferma la portata trasformativa di Medjugorie: «Il “fenomeno” Medjugorie crea conversioni e ritorno a Dio». La sua testimonianza personale risale al marzo 1984, quando visitò per la prima volta il paese, trovandosi immerso in un’atmosfera di preghiera intensa e autentica che lo portò a decidere di intraprendere il cammino monastico e sacerdotale.

Medjugorie oggi: un centro di spiritualità e pellegrinaggio

Medjugorie è ormai riconosciuto come un centro di pellegrinaggio internazionale, in cui milioni di fedeli si recano ogni anno per vivere momenti di preghiera, riflessione e conversione. La parrocchia di San Giacomo Apostolo svolge un ruolo centrale nella gestione di questo afflusso e nell’organizzazione delle attività religiose. I messaggi attribuiti alla Madonna, che i veggenti continuano a ricevere periodicamente, invitano a un rinnovamento spirituale basato su valori come la pace, la preghiera e la riconciliazione.

L’attenzione della Chiesa e di esperti teologi verso Medjugorie rimane alta, soprattutto per garantire un corretto discernimento e per evitare derive di fanatismo o interpretazioni non conformi alla dottrina. Tuttavia, il recente «nihil obstat» rappresenta un chiaro invito a considerare Medjugorie come una realtà spirituale degna di rispetto e approfondimento, capace di generare autentici frutti di fede e speranza.

Gli sviluppi degli ultimi anni hanno contribuito a consolidare la figura dei veggenti medjugoriesi, non solo come testimoni di apparizioni ma anche come protagonisti di un messaggio che continua a coinvolgere comunità e individui di tutto il mondo. Il loro percorso, scandito da un impegno costante nella preghiera e nell’accoglienza dei pellegrini, rappresenta un esempio di dedizione e di fede vissuta in modo concreto.

Nel contesto più ampio della spiritualità contemporanea, Medjugorie si inserisce come una delle esperienze più significative di incontro tra il divino e l’umano, confermando il valore delle apparizioni mariane tradizionali e la loro capacità di parlare alle nuove generazioni e alle sfide del nostro tempo.

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