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Santo del giorno, 16 dicembre: la storia di Sant’Adelaide

Sant'Adelaide di BorgognaSanto del giorno, 16 dicembre: la storia di Sant'Adelaide - Medjugorje-news.it

Adelaide di Borgogna fu esempio di fede e carità, sostenitrice della riforma cluniacense e devota a San Michele Arcangelo. 

Nel cuore della cristianità medievale, la figura di Adelaide di Borgogna, prima imperatrice d’Italia e santa, si erge come esempio di fede incrollabile, nobiltà d’animo e impegno nel sostegno della Chiesa. Nata il 27 giugno 931 presso il Gran San Bernardo, allora noto come Monte Giove, Adelaide fu una donna segnata fin dall’infanzia da difficoltà e persecuzioni, ma soprattutto da una profonda devozione a San Michele Arcangelo, suo protettore celeste e guida spirituale.

La fede di Adelaide e il legame con San Michele Arcangelo

Adelaide, orfana a soli sei anni, fu promessa in sposa a Lotario, figlio di Ugo di Provenza. La sua vita, però, fu tempestata da lotte dinastiche che cercarono di privarla dei suoi diritti imperiali. In queste prove, la sua fede in San Michele divenne un’ancora di salvezza: l’Arcangelo, difensore della Chiesa e comandante delle milizie celesti, l’ha guidata e protetta nelle fughe dalle prigioni e nei momenti più difficili. La sua devozione si consolidò soprattutto nella corte di Pavia, città che custodiva la celebre basilica di San Michele Maggiore, luogo di incoronazione di re e imperatori, e centro spirituale della sua vita.

Sant'Adelaide imperatrice

La fede di Adelaide e il legame con San Michele Arcangelo – Medjugorje-news.it

L’Arcangelo Michele, venerato anche come protettore della Chiesa cattolica, simboleggia lo scontro tra il bene e il male: una lotta che rispecchia la vita di Adelaide, impegnata a difendere la giustizia e la fede. La sua storia è costellata di miracoli attribuiti all’intervento dell’Arcangelo, che spesso si manifestò tramite monaci e devoti, confermando il suo ruolo di celeste custode.

Imperatrice, mecenate e sostenitrice della Riforma Cluniacense

Nel 951 Adelaide sposò Ottone I, erede al trono, e fu incoronata Imperatrice nel 962 nella basilica di San Pietro a Roma, nel giorno della Candelora. La sua influenza si estese anche alla promozione della vita monastica e della riforma ecclesiastica, in particolare attraverso il sostegno alla comunità cluniacense, grazie all’amicizia con San Maiolo, quarto abate di Cluny. Adelaide fondò monasteri dedicati al Santissimo Salvatore e promosse la costruzione di basiliche dedicate ai santi guerrieri, come San Michele e San Giorgio, che incarnavano la difesa del regno cristiano.

Divenuta vedova, si ritirò dalla politica attiva per dedicarsi alla preghiera e all’azione caritatevole, incarnando il principio cristiano che “è dovere dei ricchi usare misericordia verso i poveri”, citazione che si ritrova nei suoi scritti celebrati da Sant’Odilone di Cluny. Nel 1097 Papa Urbano II la canonizzò, riconoscendola santa e ponendola sotto la protezione di coloro che lavorano nel mare e nelle famiglie.

Il segno del Sacro e la devozione popolare

La devozione a San Michele Arcangelo continua a essere viva nella tradizione cattolica e si riflette anche nei luoghi di culto da lui dedicati. Un esempio è la Sacra di San Michele in Piemonte, luogo di preghiera e incontri spirituali che durante il mese di dicembre, tempo di attesa del Santo Natale, si anima con celebrazioni e iniziative religiose. L’Arcangelo, con il suo messaggio di vittoria sul male, rimane simbolo di speranza e protezione per il popolo cristiano.

Adelaide, con la sua vita di imperatrice, madre, vedova e santa, rappresenta un modello di santità e di servizio alla Chiesa, ispirata dall’esempio di San Michele, il principe delle milizie celesti.

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