Un evento straordinario continua a suscitare emozioni e riflessioni profonde: il caso di Zack Clements, un giovane che ha vissuto un’esperienza di morte clinica durata venti minuti, per poi tornare in vita con una testimonianza che ha commosso il mondo intero.
Zack, all’epoca diciassettenne, ha raccontato di aver visto Gesù durante quel momento sospeso tra la vita e la morte, riaccendendo il dibattito sulle esperienze di pre-morte e sulla possibile esistenza dell’aldilà.
Una situazione che ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Ma cosa è successo esattamente?
La testimonianza di Zack Clements: un incontro con il divino
Durante una partita di football, Zack ha improvvisamente accusato un dolore acuto al petto, che ha portato all’arresto cardiaco. I medici hanno tentato di rianimarlo per dieci minuti senza successo, dichiarandolo morto dopo circa venti minuti di assenza di battito cardiaco. Contro ogni aspettativa, però, il giovane ha ripreso conoscenza e battito, rimanendo inizialmente in coma per tre giorni.
Al risveglio, ha condiviso un racconto dettagliato e toccante: ha visto una luce intensa e una figura che ha identificato come Gesù, descritto come un uomo dai capelli lunghi e dalla barba, circondato da una schiera di angeli bianchi. “Mi ha messo una mano sulla spalla e mi ha detto che tutto sarebbe andato bene”, ha detto Zack alla madre, sottolineando la sensazione di pace e rassicurazione provata in quei momenti.
Le esperienze di morte imminente, o NDA (Near Death Experience), sono fenomeni che da decenni attirano l’attenzione di studiosi, teologi e medici. Persone che si trovano in condizioni critiche spesso raccontano di aver attraversato un tunnel di luce, incontrato figure spirituali o provato una pace indescrivibile.
L’esperienza di pre-morte: tra scienza e fede
Per la dottrina cattolica, queste esperienze possono essere interpretate alla luce della fede: l’aldilà esiste, e la vita eterna attende coloro che vivono secondo i principi cristiani.

In questa esperienza, racconta di aver visto Gesù – www.medjugorje-news.it
Come previsto dal Catechismo della Chiesa Cattolica, dopo la morte l’anima può trovarsi in Paradiso, Purgatorio o Inferno, in base alla propria condotta morale. Il Purgatorio è una fase di purificazione per le anime in grazia di Dio ma non ancora pronte per il Paradiso, mentre l’Inferno rappresenta la separazione eterna da Dio per chi muore senza pentimento.
Il caso di Zack ha lasciato medici e familiari sbalorditi: non solo per il suo ritorno alla vita dopo venti minuti di morte clinica, ma anche per l’assenza di danni cerebrali, una circostanza definita un vero miracolo. Gli esperti sottolineano come il cervello umano possa manifestare attività residue anche in condizioni critiche, ma la narrazione di Zack va oltre ogni spiegazione puramente scientifica.
Il racconto di Zack Clements rappresenta dunque una testimonianza potente che alimenta il desiderio di molti credenti di incontrare Gesù non solo dopo la morte, ma anche nella vita terrena, rafforzando la speranza nella vita eterna e nella misericordia divina. Il suo caso si inserisce in una lunga tradizione di testimonianze di visioni spirituali che da sempre affascinano e interrogano il senso ultimo dell’esistenza umana.
Ragazzo racconta la sua esperienza di pre morte - www.medjugorje-news-it






