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Don Angelo: “La medicina della Madonna è la preghiera del cuore per tutti”

Don Angelo: “La medicina della Madonna è la preghiera del cuore per tutti”Don Angelo: “La medicina della Madonna è la preghiera del cuore per tutti”

Il recente riconoscimento vaticano del culto pubblico a Medjugorje rilancia il dibattito sulle apparizioni mariane e sottolinea l’impatto spirituale sui pellegrini

Da un piccolo villaggio croato a centro mondiale di pellegrinaggi mariani, Medjugorje continua a rappresentare un punto focale di spiritualità e dibattito ecclesiastico. Dopo decenni di attesa e attenta verifica, l’ultimo pronunciamento ufficiale della Santa Sede ha riconosciuto il culto pubblico legato alla Madonna di Medjugorje, segnando una svolta significativa nella storia delle apparizioni mariane contemporanee. Al centro di questo fenomeno restano i sei veggenti che, a partire dal 1981, avrebbero ricevuto messaggi della Madonna, trasformando radicalmente la vita di questo villaggio e attirando milioni di fedeli da tutto il mondo.

Il riconoscimento ecclesiastico e i «frutti spirituali» di Medjugorje

Il 19 settembre 2024 il Dicastero per la Dottrina della fede ha pubblicato il documento ufficiale «La Regina della Pace. Nota circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorje», con cui è stato concesso il nihil obstat al culto pubblico della Madonna di Medjugorje presso la parrocchia di San Giacomo Apostolo, affidata ai frati minori. Questo riconoscimento non si è spinto a certificare la soprannaturalità delle apparizioni, ma ha sottolineato gli «abbondanti frutti spirituali» che il luogo produce, confermando il valore pastorale e devozionale del fenomeno.

Risale al 2014 la prima valutazione positiva da parte della Commissione internazionale d’inchiesta vaticana, istituita nel 2008 da papa Benedetto XVI, che aveva definito le apparizioni «probabilmente autentiche». Anche Giovanni Paolo II, in più occasioni, aveva espresso una vicinanza particolare a Medjugorje, sottolineando la sua importanza spirituale: «Se non fossi Papa, sarei a Medjugorje a confessare ogni giorno i pellegrini».

Questa evoluzione ha aperto un nuovo capitolo nel dialogo tra fede e discernimento ecclesiale, ponendo al centro la dimensione pastorale e la crescita spirituale dei fedeli, più che la verifica tecnica del carattere soprannaturale degli eventi.

Riccardo Caniato e il racconto delle apparizioni

Un contributo importante alla comprensione di Medjugorje arriva dal volume «Medjugorje. Un’indagine. La mia via per il Paradiso, sola andata», dello scrittore e giornalista Riccardo Caniato, che ha dedicato anni di studio e testimonianza alle apparizioni mariane contemporanee. Nel libro, edito da Il Timone, Caniato ripercorre la sua esperienza personale e il percorso che lo ha portato a un coinvolgimento profondo con questo fenomeno, raccontando anche il contesto storico e spirituale delle apparizioni.

Caniato, che ha curato anche l’edizione dei Diari di Pierina Gilli, veggente di Montichiari, e ha fatto parte della Commissione teologica internazionale che ha favorito il riconoscimento ecclesiastico delle apparizioni di Montichiari, spiega il significato del nihil obstat come «un giudizio che rende i fedeli liberi di credere e di vivere il messaggio, in quanto non vi è nulla di contrario alla dottrina e alla morale». Il libro si inserisce così nel solco delle indicazioni del Dicastero per la Dottrina della fede, che invita a valorizzare i frutti spirituali degli eventi.

Nella prefazione, padre Serafino Tognetti, monaco della Comunità dei Figli di Dio fondata da don Divo Barsotti, evidenzia come il fenomeno di Medjugorje sia una realtà di conversione e ritorno a Dio, indipendentemente dal giudizio di fede individuale. La sua testimonianza personale – iniziata nel 1984, quando da giovane universitario si recò per la prima volta a Medjugorje – sottolinea l’impatto spirituale che il luogo può avere anche su chi si avvicina con curiosità e scetticismo.

I veggenti di Medjugorje: protagonisti di un evento spirituale globale

I sei veggenti di Medjugorje sono figure di grande rilievo nella storia recente della spiritualità cattolica. Da quel 24 giugno 1981, quando iniziarono le apparizioni, la loro vita è cambiata radicalmente, diventando portavoce di messaggi che continuano ancora oggi a essere diffusi periodicamente. Questi messaggi sono incentrati su temi quali la pace, la conversione, la preghiera e il ritorno a Dio, e hanno contribuito a trasformare Medjugorje in uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati al mondo.

Il dialogo tra i veggenti e la comunità ecclesiale ha attraversato momenti di forte scetticismo ma anche di crescente apertura, fino all’attuale riconoscimento del valore spirituale del fenomeno. La loro testimonianza personale e la continuità dei messaggi rappresentano un elemento di coesione per milioni di fedeli, che vedono in Medjugorje una finestra sull’eternità e un invito alla conversione.

Il percorso di discernimento, tuttora in evoluzione, sottolinea come il fenomeno di Medjugorje non sia solo un fatto storico o soprannaturale, ma soprattutto un’esperienza di fede che coinvolge persone di ogni età e provenienza, spingendo a una riflessione profonda sulle dinamiche della spiritualità contemporanea e sul rapporto tra rivelazione, Chiesa e popolo di Dio.

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