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Coronavirus, nuovi contagi a Medjugorje: positivi un frate e tre suore della comunità

Coronavirus, nuovi contagi a Medjugorje: positivi un frate e tre suore della comunitàCoronavirus, nuovi contagi a Medjugorje: positivi un frate e tre suore della comunità

Il recente documento vaticano riconosce il culto pubblico a Medjugorie, valorizzando i frutti spirituali e rafforzando il ruolo del santuario tra fede, testimonianze e pellegrinaggi

Il piccolo borgo di Medjugorie, in Bosnia ed Erzegovina, continua a essere al centro dell’attenzione mondiale grazie alle apparizioni mariane che hanno coinvolto sei veggenti sin dal 1981. Dopo decenni di studi e dibattiti ecclesiastici, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha emanato nel settembre 2024 un documento storico, intitolato «La Regina della Pace. Nota circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorie», che riconosce ufficialmente il culto pubblico legato alla Madonna di Medjugorie, sottolineandone gli «abbondanti frutti spirituali». Pur non esprimendosi sulla natura soprannaturale degli eventi, questo pronunciamento segna una svolta importante nella lunga vicenda spirituale e teologica che ha coinvolto il santuario e i suoi veggenti.

Il percorso dei Veggenti e il ruolo della Chiesa

Medjugorie era fino a quel momento un villaggio poco conosciuto, ma le apparizioni cominciate il 24 giugno 1981 hanno attirato fedeli e curiosi da tutto il mondo. I sei veggenti, giovani all’epoca degli eventi iniziali, sono diventati testimoni privilegiati di messaggi che, attraverso di loro, la Madonna avrebbe comunicato periodicamente. La Chiesa cattolica, da sempre prudente sui fenomeni soprannaturali, ha istituito nel 2008 una Commissione internazionale per indagare su questi eventi. Nel 2014, questa commissione si è espressa definendo le apparizioni «probabilmente autentiche».

Il documento del 2024, pur evitando di dichiarare apertamente la loro autenticità soprannaturale, concede il «nihil obstat», ovvero l’autorizzazione ecclesiastica a diffondere e vivere pubblicamente il culto della Madonna di Medjugorie. Questo riconoscimento è particolarmente significativo perché permette ai fedeli di accostarsi a queste esperienze spirituali senza timori di contraddizioni dottrinali o morali.

Testimonianze e riflessioni sul fenomeno Medjugorie

Un contributo importante alla comprensione del fenomeno è stato dato dal giornalista e editore Riccardo Caniato, autore del libro «Medjugorje. Un’indagine. La mia via per il Paradiso, sola andata», pubblicato recentemente da Il Timone. Nel volume, Caniato racconta non solo le testimonianze raccolte sui veggenti e sulle apparizioni, ma anche il suo personale cammino di conversione spirituale, nato proprio dall’incontro con la realtà di Medjugorie.

Caniato, che ha dedicato gran parte della sua attività allo studio delle apparizioni mariane contemporanee (tra cui Bonate, Civitavecchia e Kibeho), evidenzia come il «nihil obstat» rappresenti un passaggio fondamentale per i fedeli: «Significa che l’autorità della Chiesa, non riscontrando nulla di contrario alla dottrina e alla morale, rende liberi i fedeli di credere e vivere il messaggio». L’autore sottolinea inoltre come il suo libro rispetti le nuove direttive del Dicastero per la Dottrina della Fede, che invitano a valorizzare i frutti spirituali che scaturiscono da eventi di questo tipo.

La prefazione del volume è affidata a padre Serafino Tognetti, monaco della Comunità dei Figli di Dio, che dal 1984 ha vissuto in prima persona la realtà di Medjugorie. Il monaco racconta come, inizialmente mosso dalla curiosità, sia rimasto profondamente colpito dal clima di preghiera e dalla trasformazione spirituale che caratterizza il luogo: «Il fenomeno Medjugorie crea conversioni e ritorno a Dio», afferma Tognetti, testimoniando la forza di queste apparizioni nel coinvolgere una moltitudine di fedeli.

I Veggenti e la spiritualità di Medjugorie oggi

I sei veggenti, oggi adulti, continuano a essere figure centrali per la comunità di Medjugorie e per il vasto pubblico di pellegrini che ogni anno raggiungono il santuario. Le loro testimonianze, raccolte e analizzate in diverse opere, sono fondamentali per comprendere la natura del messaggio mariano che si rinnova e si adatta alle sfide spirituali contemporanee. Nonostante le controversie iniziali, il riconoscimento ecclesiastico e la diffusione di studi come quello di Caniato contribuiscono a consolidare la posizione di Medjugorie come luogo di profonda esperienza religiosa e di rinnovamento spirituale.

La comunità di San Giacomo Apostolo, affidata ai frati minori, rappresenta oggi un punto di riferimento per i fedeli, offrendo accoglienza e sostegno spirituale. La crescente attenzione verso Medjugorie dimostra come la dimensione della fede possa superare confini geografici e culturali, diventando un punto di incontro tra diverse generazioni e culture, in linea con lo spirito inclusivo e dialogante promosso anche dal recente Festival dei Giovani.

In questo contesto, Medjugorie si configura non solo come un santuario mariano, ma come una vera e propria «finestra sull’eternità», capace di ispirare un cammino di fede autentico e profondo, capace di trasformare la vita di chi vi si avvicina con cuore aperto.

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