Il riconoscimento del culto pubblico a Medjugorje, le novità sui pagamenti SEPA e l’arte dei Veggenti nella Sistina: attualità, fede e cultura tra storia e innovazioneA oltre quarant’anni dalle prime apparizioni mariane a Medjugorje, il piccolo centro della Bosnia-Erzegovina continua a essere al centro di un acceso dibattito religioso e spirituale, rafforzato dalle recenti decisioni del Vaticano e dalla crescente attenzione internazionale. Nel 2024, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha riconosciuto ufficialmente il culto pubblico della Madonna di Medjugorje, sottolineando gli «abbondanti frutti spirituali» che il santuario ha generato, pur mantenendo cautela circa la soprannaturalità degli eventi. Questo passo ha aperto nuovi scenari per la comprensione e l’accoglienza di uno dei fenomeni mariani più controversi e studiati al mondo.
La storia dei veggenti di Medjugorje e il riconoscimento ecclesiastico
Le apparizioni della Madonna, cominciate il 24 giugno 1981, coinvolgono sei veggenti che ancora oggi ricevono messaggi, dichiarati dalla Chiesa come fonte di profonda spiritualità e conversione. Dopo anni di indagini, la Commissione internazionale istituita da papa Benedetto XVI nel 2008 ha emesso un parere favorevole alla probabile autenticità delle apparizioni, un giudizio che ha consolidato il valore pastorale del fenomeno.
Nel settembre 2024, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato il documento “La Regina della Pace. Nota circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorje”, che sancisce il «nihil obstat» per il culto pubblico presso la parrocchia di San Giacomo Apostolo, affidata ai frati minori. Questo riconoscimento non implica un giudizio definitivo sull’effettiva natura soprannaturale degli eventi, ma offre ai fedeli una base solida per vivere e diffondere il messaggio di pace e conversione proposto da Medjugorje.
L’editore e giornalista Riccardo Caniato, autore di «Medjugorje. Un’indagine. La mia via per il Paradiso, sola andata», ha raccolto testimonianze e approfondimenti, sottolineando come il «nihil obstat» rappresenti una libertà per i fedeli di credere e vivere pienamente l’esperienza spirituale. Caniato, che ha dedicato anni allo studio delle apparizioni mariane contemporanee, evidenzia come Medjugorje continui ad attrarre milioni di pellegrini da tutto il mondo, confermando il ruolo centrale di questo luogo nel panorama religioso globale.
Il mandato SEPA e l’evoluzione degli addebiti diretti in Europa
Parallelamente, nel contesto finanziario europeo, è importante sottolineare come il sistema dei pagamenti via addebito diretto abbia subito significativi aggiornamenti. Il Sepa Direct Debit (SDD) ha sostituito il vecchio servizio nazionale RID, uniformando e semplificando le transazioni bancarie in tutta l’area SEPA. Questo strumento è oggi fondamentale per gestire pagamenti ricorrenti come utenze, abbonamenti e rate di finanziamenti, garantendo sicurezza e flessibilità sia ai consumatori che alle imprese.
Il sistema SDD si divide in due schemi principali: SDD Core, che si rivolge a consumatori, microimprese e imprese con possibilità di storno fino a 8 settimane dall’addebito, e SDD B2B, riservato esclusivamente alle imprese, che offre una maggiore certezza di incasso ma con limiti più stringenti per eventuali storni. Le banche, come Banco BPM, offrono servizi avanzati per l’invio delle disposizioni di incasso tramite Comodo Banking, assicurando il rispetto delle normative SEPA e la corretta gestione dei mandati sottoscritti dai debitori.
Tra le novità più rilevanti vi è l’introduzione del servizio opzionale SEDA (Sepa Electronic Database Alignment), che permette alle banche di verificare preventivamente la validità dei mandati e di allineare gli archivi elettronici, aumentando l’efficienza e la sicurezza delle operazioni. Questo sistema consente inoltre di trasformare le deleghe RID esistenti in mandati SDD, mantenendo la continuità e la validità legale delle autorizzazioni.
L’arte sacra: i Veggenti di Michelangelo nella Cappella Sistina
Nell’ambito della tradizione religiosa e artistica, non si può trascurare il ruolo dei Veggenti come figure simboliche e profetiche. Michelangelo Buonarroti, tra il 1508 e il 1512, ha rappresentato nella volta della Cappella Sistina una serie di Profeti e Sibille, chiamati Veggenti, che incarnano la rivelazione divina e l’annuncio della venuta di Cristo. Queste figure, alte tra i 260 e i 298 cm, sono dipinte su troni architettonici riccamente decorati, ognuna accompagnata da giovani assistenti e putti che simulano altorilievi marmorei.
Il ciclo dei Veggenti, collocato con maestria tra le scene della Genesi, genera un crescendo emotivo e spirituale che va dalla meditazione calma di Zaccaria fino all’intenso furore profetico di Giona. Michelangelo attribuì a queste figure una forza monumentale, rafforzando il legame tra mondo pagano e rivelazione cristiana attraverso le Sibille, considerate portatrici di profezie sulla venuta del Messia. L’opera rappresenta uno dei vertici dell’arte rinascimentale e un esempio di come la spiritualità si fonda con l’arte visiva per trasmettere messaggi universali.
L’insieme delle decorazioni, comprese le coppie di putti-cariatidi che sorreggono le targhe con i nomi dei Veggenti, anticipa già alcune caratteristiche del manierismo, con torsioni e movimenti dinamici che aggiungono varietà e profondità all’intera rappresentazione. Il valore simbolico di queste figure rimane tuttora oggetto di studio e interpretazione, ma la loro presenza nella Cappella Sistina continua a ispirare fedeli, artisti e studiosi di tutto il mondo.
Medjugorje, il messaggio della Madonna: “Il vostro tempo è breve, cercate la verità”





