Mara a Medjugorje: ‘Avvolti dalla pace ci si sente tra le braccia di Dio’

Mara ci racconta un Ferragosto insieme alla Madonna

Medjugorje
Medjugorje (Homo Logos)

Che giorno è stato Ferragosto?

Niente a che vedere con le code, le scampagnate, i giochi in spiaggia e i fuochi d’artificio. Quella è una giornata che per me comincia sempre con il silenzio, la riflessione e la preghiera. Strano andare a Messa a Ferragosto? Affatto…

Ferragosto: è stato un giorno di code, di scampagnate, di giochi in spiaggia e fuochi d’artificio. Ma il 15 d’agosto è stato anche la festa dell’Assunzione in cielo della Madonna. Chi se lo ricorda? È questa la festa che io ho celebrato. 

È la festa della Madonna ed è lei che ci chiede di pregare: lo fa continuamente, senza mai stancarsi, da quel lontano 24 giugno 1981; il giorno in cui alcuni adolescenti la videro su una collina, nei pressi del villaggio bosniaco di Medjugorje. Sono trascorsi tanti anni e quei ragazzini sono cresciuti, passando attraverso gli esperimenti scientifici di équipe di medici, i pedinamenti e l’ostruzionismo del regime comunista di allora.

La bellissima giovane, dal viso dolce, che si era presentata come Regina della Pace, non ha mai lasciato i sei giovani e ha continuato ad apparire, a pregare e a parlare con loro. Ovunque venissero portati. Medjugorje negli anni è diventata meta di milioni di persone, attratti dalle parole che la Madonna rivolge a tutti noi: “Se sapeste quanto vi amo piangereste di gioia” ha detto in un suo dolcissimo messaggio. Pellegrini e curiosi arrivano fin lì da ogni parte del mondo.

E da quel viaggio tornano sempre cambiati o, meglio, rinati. È successo anche a me quando ci sono andata (da scettica e un po’ controvoglia) la prima volta. Ed è successo di nuovo, quando ci sono ritornata (meno scettica e con più voglia). Non sai che cosa ti stia capitando, ma ti accorgi che dentro di te qualcosa si è mosso: quello strato di ruggine che appesantiva il cuore e l’anima (senza che tu nemmeno ti accorgessi di averlo) si è sciolto. Proprio come fa la neve al tepore del primo sole. Ed è una sensazione bellissima. Perché riesci a sentire l’amore. Quello vero che converte ogni cuore e dona la pace. Chi come me c’è stato, sa di cosa parlo. Chi non c’è mai andato, ma ha sentito almeno una volta dentro di sé l’impulso o anche solo la curiosità di andarci, dovrebbe assecondare l’istinto: ascoltare quella voce e partire. Perché solo arrivando in quello sperduto villaggio della Bosnia-Erzegovina si può capire il grande miracolo che avviene da anni e viverlo sulla propria pelle. Non ci sono parole per descrivere l’amore che si respira. Avvolti dalla pace ci si sente tra le braccia di Dio. E si rimane stupiti, a bocca aperta, nel vedere tante persone che improvvisamente ritrovano il desiderio (il desiderio, non l’obbligo!) di Confessarsi e fare la Comunione. E magari sono passati 20 o anche 30 anni dall’ultima volta che hanno messo piede in una chiesa.

Medjugorje
Medjugorje

Al di là delle guarigioni fisiche, il vero miracolo è questo: riscoprire di avere fede in Dio.

C’è chi pensa che Dio non possa parlare all’umanità o che, se lo ha fatto, ha già detto tutto nelle Sacre scritture, ma Medjugorje dimostra che lo fa ancora, attraverso sua Madre. Che è anche la nostra. Quelle, infatti, sono proprio le parole di una mamma che ogni giorno richiama i suoi figli sulla strada dell’amore, attraverso messaggi che invitano al digiuno e alla preghiera. C’è chi storcerà il naso leggendo queste parole e chi scuoterà la testa, liquidando tutto con una frase frettolosa: “Figuriamoci, sono solo sciocchezze”. Ma il desiderio di sapere, la sete di conoscenza, sono racchiusi in ogni persona. Quindi perché non andare a fondo e cercare la verità? 

Mara Locatelli – 20/08/2008