Dalla maternità vissuta tra carriera e affetti alle tragedie familiari, fino alla fede di Medjugorje: storie che riflettono il legame madre-figlio nella società italiana
La figura della madre è al centro di molteplici riflessioni e vicende, che spaziano dal delicato rapporto familiare alle cronache giudiziarie più drammatiche, fino ad arrivare a esperienze spirituali che coinvolgono comunità di credenti in tutto il mondo. Nel panorama attuale, emergono storie di donne che, tra forza e fragilità, rappresentano rispettivamente la tenerezza della maternità, il conflitto umano e la ricerca di senso attraverso la fede.
Serena Rossi: il racconto di una mamma tra lavoro e affetti
Negli ultimi anni, Serena Rossi si è affermata come una delle interpreti più amate della televisione italiana, grazie anche al suo ruolo in Mina Settembre 2, fiction Rai che ha catturato il pubblico con ascolti oltre il 26%. Nel 2022, durante le riprese a Napoli, Serena ha raccontato con emozione la difficoltà di separarsi dal figlio piccolo, Diego, di cinque anni e mezzo. «Sono stata lontana per 27 settimane – ha dichiarato – e quando sono tornata, lui ripeteva a tutti: “Mamma è tornata, non parte più”».
La Rossi ha spiegato come, con il marito Davide Devenuto, attore conosciuto sul set di Un Posto al Sole e padre attento e premuroso, abbiano affrontato la sfida di mantenere un equilibrio familiare nonostante le lunghe assenze lavorative. «Abbiamo insegnato a Diego a esprimere i suoi sentimenti senza paura di essere giudicato – ha aggiunto –, perché è essenziale che un bambino impari a comunicare le proprie emozioni». Serena ha sottolineato come l’amore e l’ascolto siano le basi fondamentali per educare un figlio a gestire la complessità delle proprie sensazioni.
In questo ultimo anno, Serena ha raccolto numerosi riconoscimenti, tra cui il Ciak d’oro per il film La Sposa e la conduzione di eventi prestigiosi come Danza con me accanto a Roberto Bolle. Pur vivendo un momento professionale di grande successo, l’attrice ha mantenuto una visione lucida e umana del proprio ruolo, senza cedere a facili entusiasmi o all’ansia del futuro.
Il caso di Santa Croce Camerina: una tragedia familiare che ha scosso l’Italia
Il 29 novembre 2014, a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, è avvenuto uno degli eventi più drammatici e controversi degli ultimi anni, noto come il delitto di Lorys Andrea Stival. Il bambino di soli 8 anni fu strangolato con fascette di plastica, in un episodio che ha coinvolto profondamente l’opinione pubblica e le istituzioni giudiziarie italiane.
La madre, Veronica Panarello, inizialmente denunciò la scomparsa del figlio, ma le indagini portarono presto alla sua incriminazione per omicidio e occultamento di cadavere. Dopo molte versioni contrastanti rilasciate dalla donna, la Corte d’assise di Catania confermò nel 2018 la condanna definitiva a trent’anni di reclusione. Nel 2023, inoltre, Veronica è stata condannata a due anni per calunnia e diffamazione nei confronti del suocero, Andrea Stival.
Questo caso ha avuto vasta eco mediatica, con documentari come Il piccolo Lorys su Sky e Il caso Lorys Stival in onda su Rai 2 nel novembre 2023, che hanno ricostruito dettagliatamente la vicenda sulla base delle carte processuali e delle testimonianze dirette. La vicenda ha mostrato quanto sia complesso e doloroso il rapporto madre-figlio quando si intreccia con dinamiche di violenza e tragedia familiare.
Medjugorje e i veggenti: la fede e i messaggi che attraversano il tempo
Da un lato le cronache familiari di vita e di morte, dall’altro la dimensione spirituale che affonda le radici nella fede e nel mistero. Medjugorje, piccolo paese croato divenuto noto a livello mondiale per le apparizioni mariane a sei veggenti, continua a essere un punto di riferimento per milioni di credenti. Nel settembre 2024, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha ufficialmente riconosciuto il culto pubblico della Madonna di Medjugorje, confermando gli «abbondanti frutti spirituali» della parrocchia di San Giacomo Apostolo, senza però esprimersi sulla soprannaturalità degli eventi.
Il giornalista e editore Riccardo Caniato ha raccontato questa realtà nel suo libro Medjugorje. Un’indagine. La mia via per il Paradiso, sola andata, dove testimonia come il fenomeno abbia generato conversioni e un forte ritorno alla fede, sottolineando l’importanza del «nihil obstat» ecclesiastico che libera i fedeli dal dubbio e li invita a vivere il messaggio spirituale. Padre Serafino Tognetti, monaco della Comunità dei figli di Dio, nella prefazione definisce Medjugorje una «finestra spalancata sull’eternità», un luogo dove la preghiera e la vita in Cristo trovano espressione viva e partecipata.
Parallelamente, la figura dei Veggenti è anche protagonista dell’arte rinascimentale: nella Cappella Sistina, Michelangelo dipinse tra il 1508 e il 1512 dodici Veggenti, profeti e sibille, che simboleggiano la rivelazione divina e la profezia della venuta di Cristo. Queste figure monumentali, collocate sui peducci della volta, rappresentano un crescendo di forza spirituale e simbolica, unendo la tradizione pagana e quella cristiana in un unico messaggio di speranza e salvezza.
Questi diversi volti della maternità e della spiritualità raccontano le molteplici sfaccettature di ciò che significa essere madre oggi, tra impegni professionali, tragedie personali e cammini di fede. Serena Rossi, Veronica Panarello e i veggenti di Medjugorje, ciascuno a modo proprio, incarnano storie che coinvolgono la società italiana in una riflessione profonda sul valore della vita, dell’amore e della speranza.
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